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Si leggeva molto e si studiava parecchio, al punto che il prender la parola per contestare l'autorità degli specialisti, la sicumera dei professionisti, la boria degli esperti, era la prima manifestazione di libertà di pensiero non più separato dalla vita quotidiana e inscatolato in ibride discipline dirette da presunti competenti del come si fa. Si fa e basta! Dopotutto è la rivoluzione che fa i rivoluzionari mentre si fa, mentre i rivoluzionari che si credono preposti a fare la rivoluzione, la disfano con la complicità diretta e indiretta di un pensiero statico, da sempre abituato ad aggiustare la realtà alle proprie idee, tipico di quei cacciatori che di fronte al correre della lepre per sfuggire ai colpi dei loro fucili, le imprecano dietro: «quando fa così, le sparerei!». Del resto, la necessità di far bene e presto era riassunta in uno degli slogan più felici del Maggio francese: Cours, camarade, le vieux monde est derrière à toi!